Le tue parole dolci come il miele
colano sui rami spogli della
mia tristezza in questo autunno
senza fine, l’angoscia domina
e riempie tutto, ogni fessura,
ogni crepa della mia mente è
piena di amare riflessioni.
Il buio dove prima trovavano
rifugio le mie preghiere non
mi nasconde più ed io
peregrino, ebbro di pena,
mi trascino per le vie dell’anima
ed i miei passi non
lasciano impronte, perché io
possa ritornare a te
che mi parlavi con
parole di miele.
(Lapis)